Il 13 marzo 2010 si è tenuto a Milano, presso l’Aula Magna Mangiagalli, il convegno “Diagnosi genetica pre-fecondazione sul primo globulo polare dell’ovocita“.

La legge 40/2004 sulla Procreazione Medicalmente Assistita e le successive Linee Guida avevano di fatto vietato la diagnosi pre-impianto sull’embrione per la diagnosi delle malattie genetiche.

La correzione della legge 40/2004 con la sentenza della Corte Costituzionale n.151 del maggio 2009 (possibilità, se necessario, di fecondare più di tre ovociti), la sentenza del TAR Lazio (abolizione della norma delle Linee Guida 2004, che permetteva lo studio solo osservazionale dell’embrione) e la recente sentenza del Tribunale di Salerno (possibilità di diagnosi genetica sull’embrione in coppia fertile) hanno di fatto reintrodotto la liceità della diagnosi pre-impianto sull’embrione.

Il maggior ostacolo a questo tipo di diagnosi è però di tipo etico, in quanto vengono selezionati embrioni sani da quelli portatori di malattie genetiche. L’unica via per superare il grave ostacolo etico, riuscendo tuttavia a dare una risposta alle richieste sempre più numerose delle coppie portatrici di malattie genetiche, è quella di eseguire la diagnosi sull’ovocita, prima della fecondazione.

Questo Convegno, rivolto a medici e biologi, ha inteso fornire un importante up dating scientifico sulle possibilità di diagnosi genetica pre-fecondazione sul primo globulo polare dell’ovocita, mettendo a fuoco i vantaggi e i limiti della procedura.

Il programma del Convegno è scaricabile cliccando qui.